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Google cache: sta nascendo una nuova banca?

Google cache: sta nascendo una nuova banca?

 

L’inarrestabile corsa nel digitale prende una svolta interessante, grazie alla partnership con Citigroup per la gestione delle finanze: è in arrivo il primo conto corrente bancario firmato Google! 


Si chiamerà Google Cache, arriverà prima della fine del 2020 e rivoluzionerà il mondo monetario dell’alta tecnologia. Non farti scappare le ultime informazioni, resta sempre aggiornato e scopri di cosa si tratta!

 

1. Come funziona Google Cache 


“Mejo dolor de bborsa che ddolor dde core”, detta un vecchio proverbio romano. Sì perché niente è peggio di un cuore spezzato, ma nemmeno un portafoglio che piange fa saltare di gioia. In collaborazione con l’Università americana di Stanford, la quale si presterà come intermediario, Google offrirà a tutti i consumatori la possibilità di aprire un conto corrente utilizzando la propria interfaccia e le sue più moderne tecnologie di ricerca. 


Si parla ovviamente di un conto corrente interamente online pensato soprattutto per le generazioni più giovani al fine di agevolare prelievi, pagamenti e operazioni finanziarie in generale. Grazie al suo know how e utilizzando l’interfaccia di Google, sarà facilmente possibile aprire un conto bancario, effettuare pagamenti, depositare denaro, trasferire i propri soldi ad un altro conto e, da ultimo perfino chiedere un prestito. 

L’apertura e la gestione del conto dovrebbero essere interamente gratuiti in quanto, afferma l’executive della grande G, l’obiettivo non è diventare una nuova banca digitale bensì offrire un miglior servizio ai consumatori in termini di prestazioni finanziarie, utilizzando i dati degli utenti già presenti nel motore di ricerca come e-mail, account e altri servizi. Infatti, Google Cache si affiancherà all’esperienza del colosso bancario Citigrup che acquisirà la proprietà e la gestione materiale delle finanze dei clienti, nonché del supporto della Stanford Federal Credit Union per la gestione normativa del progetto. 

 


2. Un’iniziativa condivisa da altri Big della tecnologia 


Un’idea forse troppo vantaggiosa per non averci mai pensato prima, infatti, altri colossi della tecnologia avevano già adocchiato questa proposta: 

 

  • Facebook: da primo il re dei social network ha lanciato un servizio di pagamenti online chiamato Facebook Play, a partire dall’estate del 2019. La società di Zuckerberg ha attuato un nuovo strumento che permette il trasferimento di denaro direttamente dalle piattaforme digitali di networking senza alcun costo di commissioni. Il servizio si estenderà anche alle reti di Instagram, WhatsApp e Messenger accettando le principali carte di credito come Visa e Mastercard, nonché  la possibilità di un conto PayPal. 

 

  • Apple: anche la “grande mela” non si lascia sfuggire questa iniziativa e lancia Apple Card  lo scorso Agosto, al momento disponibile solo nel mercato americano.  La carta di credito riconosciuta dal mercato MasterCard, collabora con importanti banche tra cui la newyorkese Goldman Sachs e si affianca al sistema operativo di iOS per l’utilizzo di Wallet, applicazione cellulare da cui sarà immediata la gestione delle operazioni finanziarie. Particolarità di questo conto, l’assenza di CVV e numero di carta per intuibili ragioni di sicurezza. 

 

  • Amazon: ancora niente di definitivo per il più grande mercato online al mondo, che tuttavia non nasconde il desiderio di un conto corrente Amazon Prime chiedendo licenze di trasferimenti finanziari e pagamenti digitali. 

 


Se questa iniziativa, che ha già preso piede oltre oceano, funzionerà anche in un territorio tradizionalista come l’Europa è ancora un’incognita: i nostri consumatori che da sempre si affidano a solidi e secolari istituti di credito bancari, si lasceranno attrarre dalla novità dei Big della tecnologia? Chissà, magari un giorno vedremo la notifica dello stipendio su Facebook o la fattura delle bollette su Amazon.